Per molte persone che praticano sport, gli infortuni possono essere più comuni di quanto vorremmo. Infatti, è importante prendersi cura di sé per mantenersi in forma e non dimenticare nessun aspetto, a partire dall’alimentazione per finire con un adeguato riposo. Se siete atleti e avete subito o state subendo un infortunio, questo articolo è di vostro interesse. Vi spieghiamo come affrontare la riabilitazione nello sport in modo naturale.
Che cos’è la riabilitazione nello sport?
La riabilitazione nello sport è una disciplina dalle molteplici sfaccettature. Per un atleta professionista, ad esempio, un infortunio coinvolge fisioterapisti, allenatori, chiropratici e massaggiatori . Per una persona che si allena per mantenere il proprio benessere fisico, anche gli infortuni possono essere un problema. A volte non riusciamo a trovare la chiave per recuperare da un infortunio, quindi conoscere i diversi tipi di tecniche di riabilitazione sportiva sarà di grande aiuto. Inoltre, non bisogna dimenticare l’alimentazione, il riposo e uno stile di vita sano.
Tecniche di riabilitazione nello sport
Quando si tratta di trattare un infortunio, la riabilitazione sportiva impiega diverse tecniche. Questi sono alcuni di essi:
- Fisioterapia sportiva: è probabilmente la prima delle tecniche di riabilitazione nello sport. Viene utilizzato sia per prevenire che per trattare le lesioni. Il fisioterapista lavora per identificare e rilevare le lesioni, oltre a studiare la biomeccanica di ogni paziente con l’obiettivo di sviluppare esercizi di stretching e rafforzamento che l’atleta integrerà nella propria routine.
- Elettroterapia: questa tecnica consiste nel produrre una stimolazione elettrica sia delle terminazioni nervose che delle fibre muscolari. Esistono diversi tipi di riabilitazione sportiva basati sull’elettroterapia. Ne sono un esempio la stimolazione transcutanea dei nervi periferici, le onde d’urto o l’elettroagopuntura.
- Drenaggio linfatico: consiste in massaggi che seguono il percorso della rete di vasi linfatici che compongono il sistema linfatico e attraverso i quali circola la linfa. Questo massaggio, che attiva la circolazione linfatica, mira a stimolare l’attività circolatoria e depurativa, migliorando il funzionamento del sistema immunitario.
- Crioterapia: consiste nell’esporre diverse parti del corpo a temperature molto basse per indurre una vasocostrizione seguita da una vasodilatazione reattiva. Questo processo favorisce l’afflusso di sangue. Come l’ozonoterapia, attiva le difese antiossidanti.
- Magnetoterapia: è una tecnica fisioterapica che utilizza i campi magnetici per ripristinare l’equilibrio biochimico cellulare. La terapia viene applicata con due magneti, che vengono posizionati sulle aree del corpo da trattare, per creare un campo magnetico a bassa frequenza. Questo campo magnetico genera cambiamenti biochimici nelle cellule responsabili della rigenerazione dei tessuti.
- Integrazione sportiva: per il rafforzamento e la resistenza muscolare, come antinfiammatorio e come aiuto ergogenico, cioè come mezzo per migliorare le prestazioni. Molti integratori, come quelli formulati con silicio organico, si distinguono per la loro capacità di accelerare i processi di recupero sportivo, in quanto aiutano a rigenerare i tessuti.
Fattori coinvolti nella riabilitazione sportiva
Sebbene l’infortunio sportivo sia una condizione fisica, non possiamo dimenticare il ruolo fondamentale dei fattori psicologici che potrebbero ritardare il processo di recupero. La cura dell’aspetto psicologico durante un processo di riabilitazione sportiva è fondamentale, soprattutto negli sport in cui la pressione è elevata.
Anche se abbiamo fretta di tornare ad allenarci, la salute mentale ed emotiva richiede tempo. Si tratta di un processo evolutivo che influenza la guarigione degli atleti dopo un infortunio. Per questo motivo, a volte è necessario mettere in pratica tecniche e competenze specifiche. Ad esempio:
- Visualizzazione: consiste nell’utilizzare l’immaginazione per provare o ripetere mentalmente le situazioni.
- Dialogo interno positivo: serve a contrastare la scarsa fiducia dell’atleta nel processo di riabilitazione sportiva. L’idea è quella di trasformare i pensieri negativi in pensieri positivi.
- Rilassamento: se siamo rilassati, la riabilitazione sarà completata prima. Questa tecnica funziona molto bene in combinazione con altre tecniche per alleviare il dolore e lo stress.
Inoltre, è molto importante tenere presente che anche il sostegno sociale e la vicinanza dei propri cari sono un fattore chiave per la guarigione di un infortunio sportivo.
Un fattore chiave: l’alimentazione
Un altro fattore fondamentale è l’alimentazione. La dieta è essenziale per sentirsi bene e, in un processo di riabilitazione sportiva, può accelerare il recupero. Per migliorare il processo di rigenerazione di fibre muscolari, tendini, legamenti, nervi e ossa, non dobbiamo dimenticare di introdurre nella nostra dieta i seguenti nutrienti:
- Proteine: un apporto adeguato di proteine ad alto valore biologico ci aiuta a mantenere la massa muscolare. Le proteine si trovano, ad esempio, nella carne e nei latticini. Nelle diete vegetariane o vegane, le fonti proteiche provengono da soia, semi, legumi come lenticchie, seitan, ecc.
- Creatina: durante la fase di riposo, aiuta a ridurre il degrado biochimico e strutturale dei muscoli. La creatina è presente in abbondanza nella carne e nel pesce.
- Omega 3: ha un effetto antinfiammatorio; si trova nel salmone e in altri pesci grassi.
- Vitamina D: aiuta a fissare il calcio nelle ossa ed è coinvolta nella sintesi delle proteine muscolari. Si ottiene dal pesce grasso, dal tuorlo d’uovo e dai formaggi.
- Vitamina C: contribuisce alla sintesi del collagene e quindi accelera la rigenerazione dei tessuti danneggiati. È presente negli agrumi, nel peperone rosso, nei pomodori e nelle fragole.
- Vitamine del gruppo B: aiutano ad assimilare le proteine grazie alla loro funzione catalitica, cioè accelerano le reazioni biochimiche. Sono presenti in carni, cereali integrali, uova, latticini…
- Magnesio: è un micronutriente essenziale per l’organismo. È un vasodilatatore naturale, che migliora l’ossigenazione e l’ingresso dei nutrienti nel muscolo. Si trova in alcune noci, come mandorle e anacardi, nelle banane, negli avocado e nel latte, oltre che in molte altre sostanze.
Integratori per la riabilitazione sportiva
Inoltre, per essere sicuri di assumere le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno, possiamo optare per gli integratori . Nel mondo dell’integrazione sportiva possiamo trovare diversi tipi di integratori: proteine, creatina, multivitaminici, bruciagrassi come la caffeina, ecc. Si tratta di scegliere l’integratore giusto in base ai risultati che si vogliono ottenere e in base alla fase in cui ci si trova. Ad esempio, esistono integratori pre-allenamento, post-allenamento e per il recupero.
Nella riabilitazione sportiva, gli integratori svolgono un ruolo importante. Grazie alla funzione catalitica di minerali come il silicio, le reazioni biochimiche nell’organismo vengono accelerate e il processo di recupero dei tessuti viene accelerato.
Particolarmente interessanti sono gli integratori che forniscono collagene o aiutano a generarlo. Il collagene è essenziale per il recupero dei tessuti lesi.
Ecco alcuni esempi:
- Orgono Sport Recovery, particolarmente indicato per il recupero sportivo. È formulato con silicio organico e può essere assunto tre volte al giorno (30 ml per dose), durante i pasti, per un trattamento intensivo.
- Orgono Articomplex, in capsule. Si tratta di un complesso multiminerale che compensa la perdita di minerali essenziali. Include, oltre al silicio organico, magnesio e vitamina C, i cui benefici sono già noti.
Come si può notare, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione quando si tratta di completare la riabilitazione nello sport. Per questo motivo, oltre alle tecniche fisioterapiche, non è una cattiva idea integrare nella dieta degli integratori che aiutino a completare il processo più rapidamente rimanendo naturali.
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