5€ de descuento en tu primera compra !Apúntate ahora!

Giovane donna con sintomi di SIBO seduta a letto.

Ho i sintomi della SIBO? Come riconoscerli e possibili trattamenti

18 minutos 444 views

Che cos’è la SIBO?

La sovracrescita batterica dell’intestino tenue (SIBO) è una condizione clinica caratterizzata da una crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue, che altera il normale equilibrio microbico in questa parte dell’intestino e può portare a una serie di problemi digestivi.

L’intestino tenue contiene normalmente una bassa quantità di batteri rispetto all’intestino crasso. Nella SIBO, i batteri in eccesso interferiscono con la normale digestione e l’assorbimento dei nutrienti.

New Call-to-action

Cosa può causare la SIBO?

La SIBO è spesso associata a fattori che interferiscono con la motilità intestinale o con la difesa naturale dell’intestino contro la crescita batterica. Tra le cause più comuni vi sono:

  • Disturbi della motilità intestinale:
    • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): i disturbi del normale movimento dell’intestino possono contribuire alla crescita batterica.
    • Gastroparesi: ritardo nello svuotamento gastrico, che può facilitare la crescita batterica.
    • Sclerodermia o malattie che colpiscono la muscolatura del tratto digestivo.
  • Alterazioni anatomiche:
    • Interventi chirurgici all’addome.
    • Diverticoli nell’intestino tenue: piccole sacche che possono accumulare batteri.
  • Le carenze immunitarie (come l’HIV o l’uso di farmaci immunosoppressori) possono compromettere la difesa naturale dell’intestino contro le infezioni batteriche.
  • Malattie infiammatorie intestinali: condizioni come il morbo di Crohn possono alterare l’integrità e la funzione dell’intestino tenue, facilitando la crescita batterica anomala.
  • Invecchiamento: con il passare del tempo, la motilità intestinale tende a diminuire, il che può predisporre le persone anziane alla SIBO.
  • Uso ricorrente di antibiotici: sebbene gli antibiotici possano ridurre temporaneamente la sovracrescita batterica, l’uso prolungato o ripetuto può alterare il normale microbiota intestinale.

Sintomi della SIBO

I sintomi della SIBO variano in gravità e comprendono soprattutto disturbi digestivi. Questi sintomi possono essere simili ad altre patologie gastrointestinali, il che rende talvolta difficile la diagnosi. I sintomi più comuni includono:

  • Distensione addominale: sensazione di gonfiore o aumento del volume addominale, soprattutto dopo aver mangiato.
  • Flatulenza: produzione eccessiva di gas intestinali, spesso di cattivo odore.
  • Dolore o fastidio addominale: crampi o dolore diffuso nell’addome, che può peggiorare dopo aver mangiato.
  • Diarrea: frequenti feci acquose, talvolta di cattivo odore, dovute alla fermentazione batterica dei carboidrati non digeriti.
  • Costipazione: anche se meno comune, alcune persone con SIBO soffrono di costipazione.
  • Feci maleodoranti o unte (steatorrea): difficoltà a digerire e assorbire i grassi, con conseguente presenza di grassi non digeriti nelle feci.

Inoltre, a causa dell’interferenza con l’assorbimento dei nutrienti essenziali, la SIBO può anche portare a sintomi di carenze nutrizionali:

  • Perdita di peso inspiegabile: si verifica a causa del malassorbimento dei nutrienti.
  • Stanchezza: il cattivo assorbimento dei nutrienti, in particolare delle vitamine B12, A, D, E e K, può causare stanchezza cronica.
  • Carenza di vitamina B12: la sovracrescita batterica può interferire con l’assorbimento della vitamina B12, con conseguente anemia megaloblastica e sintomi neurologici (formicolio, debolezza, problemi di equilibrio).
  • Gonfiore o edema: la carenza di proteine può causare ritenzione di liquidi.
Uomo seduto a casa con i sintomi della SIBO.

Come viene diagnosticata la SIBO?

Come già accennato, la diagnosi di SIBO può essere impegnativa perché i suoi sintomi sono simili a quelli di altre patologie gastrointestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o l’intolleranza alimentare. Per diagnosticarla si ricorre a una serie di test e procedure cliniche, di cui esamineremo i due principali.

Da un lato, il test più comunemente utilizzato per diagnosticare la SIBO è il breath test. Si basa sulla misurazione dei gas (idrogeno e metano) prodotti dai batteri che fermentano i carboidrati nell’intestino tenue. Il paziente ingerisce una soluzione di lattulosio o glucosio e poi il livello di questi gas nel respiro viene misurato a intervalli regolari. Un aumento precoce della produzione di idrogeno o metano indica la presenza di batteri nell’intestino tenue.

Esiste invece un altro metodo più accurato per diagnosticare la SIBO, ma è invasivo e complicato da eseguire: l’aspirazione e la coltura del contenuto dell’intestino tenue. Si tratta di prelevare un campione di fluido dall’intestino tenue mediante endoscopia e di coltivarlo in laboratorio per quantificare il numero di batteri presenti. Una conta superiore a 10^3 unità formanti colonie per millilitro (CFU/ml) nell’intestino tenue è considerata diagnostica di SIBO.

Il suo rapporto con altre malattie

La SIBO di solito non si manifesta in modo isolato, ma è associata a una serie di malattie di base che possono contribuire al suo sviluppo o che sono aggravate dalla sovracrescita batterica. Alcune di queste malattie includono:

  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): esiste una forte correlazione tra SIBO e IBS. Si ritiene che il 30-85% dei pazienti affetti da IBS abbia la SIBO. L’alterazione della motilità intestinale nell’IBS può facilitare la crescita batterica anomala nell’intestino tenue.
  • Malattie del tessuto connettivo come la sclerodermia: la sclerodermia e altre malattie autoimmuni che colpiscono il tessuto connettivo possono causare disfunzioni nella muscolatura del tratto digerente, con conseguente riduzione della motilità intestinale e promozione della SIBO.
  • Celiachia non trattata: le persone con celiachia mal controllata hanno un rischio maggiore di sviluppare la SIBO a causa del danno alla mucosa intestinale e del malassorbimento.
  • Morbo di Crohn: questa malattia infiammatoria intestinale può colpire qualsiasi parte dell’apparato digerente; quando colpisce l’intestino tenue, può causare strozzature (restringimenti) o aree di disfunzione che favoriscono la crescita batterica.
  • Sindrome dell’intestino corto o interventi chirurgici all’intestino tenue: le persone che hanno subito resezioni dell’intestino tenue o interventi bariatrici (come il bypass gastrico) hanno una motilità intestinale ridotta o alterata, che favorisce lo sviluppo della SIBO.
  • Malattie del sistema immunitario: le carenze immunitarie (come l’HIV/AIDS o l’uso di immunosoppressori) possono compromettere le difese dell’organismo contro le infezioni batteriche, facilitando lo sviluppo della SIBO.
  • Ipotiroidismo: una diminuzione della funzione tiroidea può rallentare la motilità intestinale, favorendo la crescita batterica.

Trattamenti per la SIBO

Il trattamento della SIBO mira a ridurre il numero di batteri nell’intestino tenue, a migliorare la digestione e a prevenire la ricomparsa della crescita batterica. Poiché la SIBO può avere diverse cause e manifestazioni, qualsiasi trattamento deve essere individualizzato e supervisionato da un medico. Di seguito sono descritti gli approcci più comuni al trattamento della SIBO:

Antibiotici

Uno dei principali trattamenti per i sintomi della SIBO è l’uso di antibiotici volti a ridurre l’eccesso di batteri nell’intestino tenue. Tra i più utilizzati c’è la rifaximina, un antibiotico ad ampio spettro che agisce localmente nell’intestino senza essere assorbito in grandi quantità dall’organismo, riducendo al minimo gli effetti collaterali. Nei casi in cui sono coinvolti batteri produttori di metano, la rifaximina può essere combinata con la neomicina.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che gli antibiotici devono essere prescritti solo dai medici, poiché un uso inappropriato o eccessivo di antibiotici può portare alla resistenza batterica, rendendo difficile il trattamento di infezioni future. I medici sono i professionisti formati per determinare quando gli antibiotici sono necessari, il dosaggio appropriato e la durata del trattamento, tenendo conto delle caratteristiche individuali di ciascun paziente. Inoltre, un uso eccessivo di antibiotici può influire sulla flora batterica naturale dell’organismo, indebolendo il sistema immunitario e potenzialmente peggiorando i sintomi della SIBO.

Modifiche alla dieta

Le modifiche alla dieta sono fondamentali per alleviare i sintomi della SIBO e ridurre la fermentazione batterica che si verifica nell’intestino tenue. Una delle strategie dietetiche più comunemente consigliate è quella di seguire una dieta a basso contenuto di FODMAP, che riduce l’assunzione di alcuni tipi di carboidrati che fermentano facilmente nell’intestino, causando gas e gonfiore. In alcuni casi gravi, i medici possono consigliare una dieta elementare, che consiste in una formula liquida composta da nutrienti predigeriti.

Probiotici e integratori

L’uso dei probiotici nel trattamento della SIBO rimane oggetto di dibattito. Mentre alcuni studi suggeriscono che alcuni probiotici possono aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale, altri sottolineano che in alcuni casi possono peggiorare i sintomi aumentando il numero di batteri nell’intestino tenue. In ogni caso, se utilizzati, è essenziale selezionare ceppi probiotici specifici e sotto la guida di un professionista sanitario.

Trattamento delle cause sottostanti

È fondamentale identificare e trattare qualsiasi condizione medica sottostante che possa contribuire allo sviluppo della SIBO. Ad esempio, nei pazienti affetti da ipotiroidismo, l’aggiustamento del trattamento ormonale può migliorare la funzione intestinale e prevenire le recidive di SIBO.

Inoltre, nei pazienti che utilizzano a lungo gli inibitori della pompa protonica (IPP), come l’omeprazolo, per controllare il bruciore di stomaco, può essere utile valutare la necessità di continuare il trattamento, poiché questi farmaci possono ridurre l’acidità gastrica facilitando la crescita batterica nell’intestino tenue.

Giovane uomo seduto sul divano con i sintomi della SIBO.

Riconoscere i sintomi della SIBO – il primo passo

Se avete sintomi come gonfiore, flatulenza, diarrea o dolore addominale persistente, potreste essere affetti da SIBO. Riconoscere i sintomi della SIBO è il primo passo per cercare un trattamento e migliorare la qualità della vita. Con una diagnosi corretta e un trattamento personalizzato, è possibile controllare i sintomi ed evitare che la SIBO diventi un problema ricorrente. Se sospettate di essere affetti da SIBO, consultate un medico specializzato per ottenere il trattamento giusto.

New Call-to-action

Lascia un commento

Non ci sono commenti

​ ​